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| Tanti i nomi famosi che hanno partecipato al centenario della nascita del nostro Capitano e quasi tutti sono stati intervistati dai vari giornali, da Sky, Torino Channel eccetera. Tutte belle le interviste: emozionanti come quella di Sandro, positive come quella di GPV.
Personalmente credo che la più bella intervista sul Toro di ieri e di oggi, sia quella di Pupi, per la sua solita e indiscutibile sincerità e per lo spirito di osservazione critico e non ruffiano.
Ho preso le sue dichiarazioni dai vari siti (Noi Granata, Toro.it, Toronews).
ai microfoni di Sky Sport: “Un’episodio che mi è rimasto nel cuore è questo: All'inizio noi eravamo con la Primavera e solo la Prima Squadra si cambiava nello spogliatoio degli invincibili. Quando entravamo in campo con la Primavera, mister Ussello ci diceva che quando passavamo là sotto, quelli lassù ci guardavano. Era il massimo che potevi provare. Penso che Valentino potrebbe giocare ancora oggi: era un calcio totale, quello, non fittizio. Questo benedetto possesso palla che oggi si fa si chiama melina, ovvero perdere tempo: una volta si tirava molto di più, 60 o 70 volte a partita. E’ questa la differenza tra quel calcio e quello di oggi. Questi giocatori quando vanno in campo se vincono i derby ricordano anche noi, io ne ho giocati 17 senza perderne uno”;
sul Torino di oggi: “Dico sempre che spero che il Torino vada in una Coppa. Quando hanno giocato in Europa League c’era lo stadio stracolmo, ora ne vengono di meno: più sei in alto, più vengono a vederti. Se vengono ricordati così grandemente i Valentino Mazzola o i Pulici, c’è qualcosa che non va. Noi, con la vittoria dello Scudetto, abbiamo rinverdito l’affetto del Grande Torino non l’abbiamo rubato”;
ai microfoni di Torino Channel: “Questo giorno è importante per un motivo molto semplice: Valentino è stato un Capitano fondamentale per il Torino, quando sono arrivato qui il suo ricordo mi ha fatto capire cosa volesse dire essere del Toro”. “Questa mentalità deve essere trasmessa al Toro da chi l’ha vissuta. E’ sempre stato così. Per me essere paragonato a quei fenomeni è stato qualcosa di eccezionale, trasmetterlo ancora adesso a dei bambini è fondamentale”.
Da Toronews la foto del pronipote del nostro Capitano che entra in campo al Fila, con la maglia n°10, accompagnato da Paolino e da Cairo e anche lui si chiama Valentino.
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