TifoToro - Attimi di eternità Granata

Il GRANDE TORINO: dalla Storia alla LEGGENDA, 4 maggio 1949

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view post Posted on 14/4/2018, 13:48
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Ammiraglio della Tortuga Granata

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Asti, sabato 21 aprile l’intitolazione dell’area sportiva del Lungotanaro al Grande Torino

Il comune di asti rende omaggio agli Invincibili: sabato prossimo la cerimonia di intitolazione

Sabato 21 aprile, alle ore 11, ad Asti si terrà la cerimonia di intitolazione dell’Area Sportiva del Lungotanaro al “Grande Torino”.
Alla cerimonia prenderanno parte il sindaco di Asti Maurizio Rasero, l’Assessore ai Servizi Demografici Gianfranco Imerito, il Presidente del Torino Club Asti Giuseppe Mercuri ed il Presidente Onorario Giuseppe Gerbi, oltre ad una delegazione granata proveniente da Torino. Avrà luogo lo scoprimento di una targa dedicata al Grande Torino, accompagnato da una serie di interventi e testimonianze in memoria degli Invincibili; il tutto presentato dallo speaker granata Stefano Venneri.

 
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view post Posted on 19/4/2018, 17:51
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Ammiraglio della Tortuga Granata

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Tra Toro e arte: il 27 aprile l’inaugurazione della mostra “Religiosamente granata”

La mostra presenta opere pittoriche ma anche fotografiche di sette artisti, che ripercorrono la storia del Toro

Bella iniziativa, tra arte e Toro. A partire dal 27 aprile, ore 8.30, fino al 13 maggio, presso lo lo spazio Math12 in via Silvio Pellico a Torino, verrà aperta al pubblico la mostra dal titolo “Religiosamente granata. Una maglia per sette artisti”, con opere d’arte contemporanea ispirate alla passione per il Torino Calcio e la sua storia. L’esposizione è curata dalla galleria Paola Meliga, la quale partecipa con le opere del Maestro Luciano Proverbio.

L’idea nasce dalla volontà di omaggiare e ripercorrere la storia del Toro con opere in arte contemporanea di sette artisti della città. Verranno esposte opere grafiche, pittoriche, fotografie e sculture ispirate dalla passione per la squadra del Torino.
Gli artisti in questione sono : Claudio Bellino, Gianni Bergamin, Massimo Bertoli, Attilio Di Maio, Mario Giammarinaro, Mauro Franco e Luciano Proverbio.

Si ripercorre anche la storia della squadra giovanile del Torino che Il 15 Maggio del 1949 sostituì contro il Genoa al Filadelfia la grande squadra perita a Superga.

Durante l’inaugurazione, inoltre, verrà proiettato il cortometraggio “L’ultimo viaggio del Conte Rosso”.
L’opera, realizzata da Fabiana Antonioli per Filmika, racconta le storie di quattro giocatori della squadra giovanile del Torino che hanno portato a termine il campionato degli Invincibili scomparsi nel 1949 a Superga, tra i quali figura Antonio Giammarinaro zio dell’artista Mario Giammarinaro.



La mostra sarà aperta ai seguenti orari:

Martedì/Sabato h 15,00.20.00 Domenica 15,00-19,00

Lunedì giorno di chiusura.



Attached Image: religiosamente-granata

religiosamente-granata

 
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view post Posted on 4/5/2018, 08:46
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Quest'anno tanti sono stati i lutti granata.
Emiliano Mondonico, Sauro Tomà, Carla Maroso, Claudio...
Sui siti granata sono tante le dediche, ho scelto questi da Noi Granata

Un 2018 funesto per il popolo granata per la scomparsa di Mondonico, Carla Maroso, Sauro Tomà e purtroppo non solo loro …..

Tra marzo e aprile, è stato un periodo di funesto per il mondo granata. Emiliano Mondonico, Sauro Tomà e la vedova Maroso: nel giro di 19 giorni, tre figure di spicco hanno fatto piangere migliaia di tifosi. L’ex tecnico che portò il Toro nel 1992 a sfiorare la coppa Uefa ad Amsterdam se n’è andato il 29 marzo scorso al termine di una lunga malattia. Poi, in meno di una settimana, il 10 e il 16 aprile, altre due perdite, questa volta legate direttamente al Grande Torino: prima Sauro Tomà, ultimo sopravvissuto di quella squadra, poi la vedova Maroso, sposa di Virgilio. Don Robella li ricorderà tutti, oltre a omaggiare la memoria del suo predecessore, don Rabino, scomparso nell’estate del 2015. E poi ancora non vanno dimenticati Claudio Mazzetti che ha deposto le armi dopo una lunga malattia , Luciano Mariatti, Giovanni Gallo e Roberto Guazzo, i due tifosi tragicamente morti in tangenziale mentre rientravano a casa dopo aver assistito a Toro-Crotone, e di Mauro Pianta, giornalista di fede granata stroncato da un arresto cardiaco alle Molinette il 4 aprile scorso.

Il primo 4 maggio senza di te caro amico e fratello Claudio
Non è nemmeno passato un mese da quando te ne sei andato.


La ferita è ancora fresca ed il dolore ancora vivo. Ci vorrà ancora molto tempo per lenirlo.
Quando una persona cara se ne va, non è mai facile farsene una ragione, ma oggi 4 maggio, una data per noi molto importante e cara, vogliamo pensare ad una cosa che in un certo qualmodo prova a riempirci il cuore.
Avremmo preferito tu fossi ancora con noi, ma chi meglio di te in questo giorno dovrebbe essere in mezzo a loro per sventolare il tuo bandierone.
Avremmo preferito tu fossi ancora con noi, ma accidenti hai voluto fare le cose da grande granata, come tu sapevi fare da icona quale eri, perché con te oltre agli Invincibili ci saranno Emiliano, Carla e Sauro. Tutti insieme. L’hai pensata bene accidenti a te ….. Claudio….

Facci scherzare, non ce ne volere, ti immaginiamo che sorridi leggendo questo mare di cazzate che scriviamo.
Ma è ancora troppo presto, tu è come se fossi ancora con noi. Noi che andiamo a sbirciare la tua pagina facebook che resta ancora più che mai viva ed animata da ciò che pubblicano quelli che ti hanno voluto bene e sempre te ne vorranno.
E proprio in questo 4 maggio, vogliamo condividere ciò che l’anno scorso scrivesti.
Un scritto dal cuore, come tu eri capace a fare ….

1964…..
“Dai papà, ci stanno aspettando….andiamo”
Scendiamo in cortile e saliamo sulla 600 color grigio topo, comprata due settimane prima, con una chilata di cambiali.
Da Settimo si procede verso S.Mauro per poi arrivare in P.zza Modena e svoltare a sinistra, dove inizia la salita.
Il babbo mi guarda e mi dice..”stavolta non devi piangere”.
Ma lo dice che già anche lui ha la voce rotta dall’emozione…lui che quel giorno prese la bici e sotto la pioggia provo’ ad inerpicarsi, ma fu fermato dai vigili.
“Va bene papà, ma ho paura di non farcela”.
“Stai tranquillo Loro, anche se piangi, non si spaventano”.
Saliamo piano piano, arriviamo a pian Gambino e la vediamo, li, avvolta nella nebbia, come quel giorno….
Io comincio ad avere il magone, la paura di non riuscire a trattenermi.
Papa’ che guida, ma è taciturno, non il solito papà che mi fa tanto ridere e divertire.
Io penso a Loro e immagino che stiano guardando quella macchinina che arranca sulla salita, per andare a trovarli.
Si arriva al bivio, dove si svolta a destra e la strada diventa quella Comunale della Basilica di Superga.
Niente da fare…..sento gli occhi diventare umidi e incomincio a pensare ad altro, per non piangere…ma è dura.
Poi…poi arrivi sulla rampetta e ti appare Lei…e si parcheggia li sotto.
Prima di scendere dalla macchina, papà mi tira su il bavero del cappottino e mi porge la bandierina del Toro, comprata la domenica prima al Comunale, arruffandomi i capelli.
Piano piano, nelle nebbiolina mattutina, ci avviamo verso il piazzale della Basilica e vediamo intorno a noi tre o quattro persone che vedendo la mia bandierina, mi sorridono e mi danno dei buffetti, vedendo i miei occhi lucidi e dicendomi…” Brau…t’ses dal Tor”….io stringo più forte la manona di papà, orgoglioso della mia bandierina.
Ci avviamo verso il retro della Basilica, in un silenzio assordante.
Quando stiamo per svoltare, tiro la mano di papà e lo femo dicendogli…
“Papà, ma saranno contenti di vederci?”
“Certo che si Claudio, Loro aspettano sempre i tifosi, sopratutto i più piccoli, per non sentirsi soli”.
E ripartiamo.
Arriviamo davanti alla lapide, in una luce cupa e quasi buia.
Vedo un signore che sta pulendo li intorno con una scopa.
Ci siamo solo noi tre….questo signore si gira e, quasi scusandosi, ci dice…
“Mi sposto subito cosi vi lascio tranquilli con Loro”.
Poi vede la mia bandierina e le mie lacrime che iniziano a scendere copiose sulle mie guance, bagnandomi il bavero del cappottino, comprato alla Facis, e avvicinandosi, mi da una rosa quasi granata, che ha tolto dal mazzo di fiori che stava per depositare sulla lapide e mi dice..
“Dai, mettila tu questa rosa, mettila li vicino agli altri fiori”.
Io guardo papà, che con gli occhi, anche i suoi belli lucidi, mi fa capire che posso farlo.
Prendo la rosa e, con un timore reverenziale, mi avvicino alla lapide e, con tutta la delicatezza possibile, la poso vicino agli altri fiori.
E rimango li, immobile, a leggere i nomi li scritti, con le mani di papà sulla spalla che, invece, li legge ad alta voce, ad uno ad uno. Ma quando arriva al nome di Valentino, si ferma e non riesce più ad andare avanti.
Allora, l’altro signore, prende il suo posto e continua a leggerli tutti.
Restiamo quasi dieci minuti fermi, in silenzio.
Poi sentiamo arrivare altre persone e allora ci spostiamo di lato.
Quel signore, si gira e salutandoci mi dice…
“Sii sempre orgoglioso di quella bandierina e di questi signori”.
Certo che si, sconosciuto signore. Certo che si.

Non ricordavo questa storia cosi bene.
L’altro giorno parlando con papà, lui me l’ha ricordata nei minimi dettagli.
Vorrei aver ancora incontrato quel signore, negli anni, per fargli vedere che adesso la mia bandierina è diventata più grande, il mio orgoglio di essere granata è sempre immutato, anzi è diventato smisurato…
ma le lacrime sono sempre quelle,,, ogni volta che salgo al colle, anche se cerco di mascherarle.
Non saliro’ alle 17.00….non mi piace cosa hanno fatto diventare una commemorazione.
Salgo tantissime volte durante l’anno.
LORO non si offenderanno se andrò fuori orario.
E chissà se si ricordano ancora della mia bandierina, del mio cappottino, del mio babbo e di quel signore.
Ciao signore….ovunque tu sia.
Io ti immagino ancora con la scopa in mano…ma lassù….insieme a LORO.
CIAO INVINCIBILI……claudio bulls Vi saluta ancora una volta.
E scusate le lacrime……………..”
CIAO GRANDE CLAUDIO !
 
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Sgorgata lacrimuccia...
 
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A Borgaro è stato inaugurato il nuovo monumento in onore del Grande Torino. Il vecchio molto criticato ha subito gravi atti di vandalismo.
Ecco com'era il vecchio monumento e nel post successivo la foto di quello recente

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Da Toronews
Dopo gli atti di vandalismo sul vecchio monumento che aveva destato numerose polemiche, è stato inaugurato un nuovo monumento dedicato a Mazzola e compagni in Piazza Grande Torino a Borgaro Torinese. L'inaugurazione è avvenuta domenica 6 maggio tra musica, testimonianze e un buffet con aperitivo organizzato dalla città di Borgaro e dal "Toro Club Borgaro Granata".

Attached Image: 161507348-6a6bd946-d095-428e-98ae-92fd6c8980d6

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Da Noi Granata
65 anni fa l’amichevole tra Torino Simbolo e RIver Plate

Ricorre oggi un anniversario importante per i colori granata. Infatti, al di là dell’Oceano, una gloriosa squadra sudamericana, animata da un generoso impeto di solidarietà sportiva, si offre di venire gratuitamente in Italia per giocare una partita in onore dei Caduti del Grande Torino. E’ il River Plate di Buenos Aires.

Il Torino, dopo la Tragedia, non ha più una vera rosa, perciò al River Plate si oppone il Torino Simbolo, una squadra improvvisata, costituita da una selezione di giocatori scelti tra le migliori formazioni italiane. La gara, spettacolare nonché storica, finisce 2-2.

Da quel momento, tra Toro e River nascerà una solida amicizia che dura tutt’oggi, commemorata anche da varie iniziative come la mostra “Eterna Amicizia – Eterna Amistad” organizzata dai musei di Torino e River.

Se River Plate e Torino si fossero incontrati prima della tragedia di Superga, la stampa italiana e quella argentina avrebbero forse conferito alla vincitrice il titolo di squadra più forte del mondo. Ma non sarebbe stata nient’altro che un’amichevole, perché manifestazioni ufficiali che mettessero di fronte club di continenti diversi non ne esistevano.
La prima partita tra granata e platensi va, invece, in scena solo il 26 maggio 1949 ed è da considerare, se usassimo lo stesso parametro, ancor meno di un’amichevole: è, infatti, un incontro commemorativo e del Torino in campo quel giorno c’è solo il simbolo. In realtà, quella partita nasconde uno dei più bei gesti di solidarietà che la storia del calcio ricordi.

Sono quattro anni che in Italia si è ricominciato a parlare di pallone, ma il Torino del presidente Ferruccio Novo, in questo breve lasso di tempo, ha saputo vincere tutto in patria e farsi conoscere anche all’estero: un tour in Brasile nel luglio del 1948, una vittoria a Barcellona contro una selezione catalana nel 1947, tante presenze dei giocatori granata con la maglia azzurra e quella trasferta a Lisbona, da cui il Torino non è più tornato.
Nessun match in Argentina, ciò nondimeno il presidente del River Plate, Antonio Liberti, appena appresa la notizia dell’incidente aereo e della morte di tutti i giocatori del Torino, decide che il suo River debba recarsi in Italia per rendere omaggio a questa squadra che ormai non c’è più. Liberti è figlio di immigranti genovesi e si sente legato al paese d’origine dei suoi, ma dietro questo gesto scorgiamo il rimpianto di non aver potuto vedere il Grande Torino e La Máquina affrontarsi su un campo da gioco.
Tra il 1941 e il 1947 il River Plate ha, infatti, rappresentato il meglio del calcio argentino e forse sudamericano, ha vinto quattro campionati e tre Coppe Ricardo Aldao, ha messo in mostra un gioco basato su possesso palla, tocchetti e scambi di posizione che sembrano dettati da un timing perfetto, da cui il soprannome di Máquina.

Nonostante un oceano di mezzo, il progetto di Liberti di recarsi a Torino non rimane solo un’idea. Il River Plate giunge a Roma in aereo da Buenos Aires dopo 34 ore di volo e scali a Rio de Janeiro, Dakar e Lisbona; arriva il 25 maggio a Torino sempre in aereo, “un potente trimotore S.M. 95 dalle linee armoniose”, e, ad appena ventidue giorni da quel tragico 4 maggio, è lì, in campo al Comunale, per disputare una partita il cui ricavato andrà in parte alle famiglie delle vittime. Della vecchia macchina ci sono Vaghi in difesa, Yácono a centrocampo, Labruna e Loustau in attacco, ma di punta c’è un certo Alfredo Di Stefano, un ragazzo che farà molta strada.
Di fronte al River Plate si schiera una squadra composta da giocatori di Juventus, Inter, Milan del calibro di Sentimenti IV, Boniperti, Nyers e Nordahl, cui vanno aggiunti il fiorentino Furiassi, il portiere del Bari Giuseppe Moro (che la stagione successiva giocherà col Toro) e Pietro Ferraris del Novara (che invece era rimasto a Torino fino alla stagione precedente). Il nome scelto è Torino Simbolo e non c’è bisogno di spiegare il perché.

Il risultato finale è 2-2 e sul tabellino dei marcatori finiscono Nyers, Labruna, Annovazzi e Di Stefano.
Il River Plate se ne riparte il giorno dopo per l’Argentina, perché il campionato lo attende, ma l’emozione suscitata dal gesto è così tanta e il legame creatosi tra il Torino e la squadra platense così forte che non di rado ancora oggi si vedranno i torinisti giocare in maglia bianca con striscia granata diagonale e il River Plate in maglia granata.


TORINO “SIMBOLO” – RIVER PLATE 2-2 (1-1)
Torino “Simbolo”: Sentimenti IV (Juventus), Manente (Juventus), Furiassi (Fiorentina), Annovazzi (Milan), Giovannini A. (Inter), Achilli (Inter), Nyers I (Inter), Boniperti (Juventus), Nordhal III (Milan), Hansen J. (Juventus), Ferraris II (Novara). Sostituzioni: Moro (Bari) per Sentimenti IV; Angeleri (Juventus) per Achilli; Muccinelli (Juventus) per Nyers I; Lorenzi (Inter) per Nordhal III.
River Plate: Carizzo, Vaghi, Soria, Jacono, Rossi, Ramon, De Cicco, Col, Di Stefano, Labruna, Lostau.
Arbitro: Scherz (Svizzera).
Reti: Nyers I 24′ (T), Labruna 25′ (R), Annovazzi 47′ (T), Di Stefano 81′ (R).
Spettatori: 50.000 circa.



 
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Quest'anno cade il 70° anniversario della Tragedia di Superga.
La BBC Sport inglese ha dedicato un bell'articolo al Grande Torino, firmato Jennings Patrick, il quale ha riportato le dichiarazioni di Bill, figlio dell'allenatore inglese Leslie Lievesley.

L'articolo è ovviamente in inglese ed è titolato
The plane crash that killed Serie A’s champions and their English coach”.

Potete leggere l'articolo cliccando 👉QUI👈
 
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Riporto qui la lettera di Sandro Mazzola per i 100 anni dalla nascita del Nostro Capitano Valentino.
La lettera l'ho copiata dal Twitter del Corriere Torino Sport


Lettera a papà Valentino per i suoi cento anni
di Sandro Mazzola


Sabato 26 gennaio, mio papà Valentino Mazzola, avrebbe compiuto 100 anni. Sarà un giorno bellissimo, perché questa ricorrenza ci permetterà di vivere una giornata di festa per ricordarlo, provando a mettere da parte il dolore che sempre si prova ripensando al Grande Torino e alla tragedia di Superga. Ho saputo che un’autentica festa si disputerà proprio al Filadelfia, forse la migliore possibile per ricordare mio papà: un torneo di Pulcini tra Torino, Inter e Venezia. Un’iniziativa fantastica, ringrazio di cuore il Torino per averci pensato. Penso che anche i bambini coinvolti saranno emozionatissimi, se fossi lì con loro gli direi: «Guardate che questo terreno l’han calpestato dei campioni, i più grandi di tutti. Perché erano campioni dentro e fuori dal campo». Quell’emozione io la conosco bene, quanti ricordi. Alla fine degli allenamenti battevo i rigori a Bacigalupo che mi faceva sempre segnare, io correvo per tutto il campo esultando e mio padre se la rideva, ma poi si metteva in ginocchio per spiegarmi come calciare in maniera corretta: praticamente la miglior scuola calcio del mondo.

Il ricordo più intenso è però legato a quando lo accompagnavo, mano nella mano, all’ingresso in campo durante i derby: ero il capo fila ovviamente, al mio fianco c’era il figlio di Depetrini e ci guardavamo in cagnesco, perché ognuno tifava per la sua squadra, continuavamo a fissarci fino all’inizio della partita quando poi andavamo a sederci vicino alle panchine. Al Filadelfia avevo giocato anche la partita più brutta e allo stesso tempo più bella di tutta la mia vita, un Torino-Inter di giovanili dove non toccai mai palla, era la prima volta che giocavo su quel campo e non riuscivo a fare altro che fissare la Basilica di Superga. Ho ancora il nodo in gola a ripensarci, a fine partita anche un duro come Beppe Meazza, mio allenatore, mi mise la mano sulla spalla e mi disse in lombardo: «Preocupes no, g’ho capì tucc».

Sabato prossimo mio papà avrebbe compiuto cento anni, è bello sapere di tanti modi diversi per ricordarlo. Ci sarà un francobollo speciale a lui dedicato, un segno importante perché rimarrà nel tempo. E poi il giorno dopo si giocherà Torino-Inter, neanche a farlo apposta, incredibile, meglio di così era impossibile. La guarderò sicuramente insieme ai miei nipotini, amano il pallone, il sangue non mente insomma. Per me sarà sempre una partita speciale, l’Inter mi ha dato tutto, ma se mi rimane un rimpianto è quello di non essere riuscito a terminare la carriera nel Toro: ne avevamo parlato a lungo, ma ormai ero in parabola discendente e alla fine ho preferito evitare temendo di non essere più all’altezza di una maglia per me così importante come quella granata. Un torneo di bambini al Filadelfia, un francobollo, persino Toro-Inter.

C’è tutto per festeggiare nel migliore dei modi il compleanno di Valentino Mazzola. Presto ci sarà anche una via o un giardino a lui dedicato a Torino, il solo pensiero mi riempie di gioia, io credo non sia mai troppo tardi per fare cose buone. Dico ancora grazie a chi ha pensato e promosso questa iniziativa, al presidente Urbano Cairo e al Corriere della Sera. Il nostro calcio, la nostra società, ha bisogni di buoni esempi. I bambini che leggeranno «via Valentino Mazzola» chiederanno ai loro genitori di chi si tratta e si sentiranno raccontare una storia bellissima. La storia che racconterei io avrebbe sicuramente un’immagine di copertina, quella di un bambino fiero del suo papà, che cammina sul terreno del Filadelfia tenendolo per mano, guardandolo dal basso verso l’alto, con la Basilica di Superga lassù nel cielo.
 
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Sabato 26 la società ha organizzato un triangolare con i nostri pulcini, quelli dell'Inter e del Venezia, per festeggiare il centenario del nostro Capitano. La partita che comincerà intorno alle 14:30, sarà preceduta dalla presentazione ufficiale del francobollo emesso dal Ministero dello Sviluppo Economico e distribuito da Poste Italiane per commemorare Valentino Mazzola e dopo la partita la parola passerà agli ospiti ed infine ci saranno le premiazioni

L'ingresso è libero fino ad esaurimento posti con apertura del Fila prevista per le 14:00
 
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Spero di poterci andare...salvo imprevisti ci sarò
 
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Sky dedica uno speciale per il centenario della nascita del nostro Capitano.
Il figlio Sandro parlerà di suo papà venerdì 25 gennaio su Sky Sport24

LocandinaMazzola100anni
Foto dal Sito Ufficiale



Sabato durante la manifestazione sarà presente uno stand delle Poste Italiane nei pressi dei cancelli del Fila. Qui potremo trovare diversi prodotti dedicati al nostro Capitano oltre al singolo francobollo dal costo di 1,10 €:

-Annullo figurato da apporre sul francobollo su richiesta;
-tessera plastificata con francobollo e annullo a 2€;
-cartolina dedicata con francobollo a 2€
-il bollettino con la descrizione per l'emissione del francobollo a 2.50€;
-12€ per la cartellina con all'interno il francobollo in taschina, una cartolina affrancata con annullo Spazio Filatelia Torino e una busta affrancata con annullo Cassano D'Adda (Mi).

Per chi non potesse partecipare all’evento il materiale resterà in vendita dal 28 gennaio presso lo Spazio Filatelia di Torino, Via Alfieri 10 (aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 8.20 alle ore 13.35 e il sabato dalle ore 8.20 alle ore 12.35) sino ad esaurimento scorte.

Il timbro figurato, dopo l’utilizzo nella giornata del 26 gennaio, sarà depositato presso Spazio Filatelia di Torino per i sessanta giorni successivi, a disposizione del pubblico marcofilo. Successivamente verrà conservato presso Museo storico della Comunicazione di Roma.

Queste informazioni le ho prese dal sito Noi Granata . Potete leggere l'articolo cliccando 👉QUI👈
 
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view post Posted on 25/1/2019, 18:58
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Su Rai3 alle 19:30 il TG Piemonte si collegherà con il Presidente del Museo Grande Torino e della Leggenda Granata per ricordare il nostro Capitano Valentino per il centenario della sua nascita.
Seguite l'intervista di Beccaria e alziamo lo share di RAI3 solo per il Toro :P
 
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Max Ramezzana onora il nostro Capitano

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Ecco il francobollo del nostro Capitano

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Immagine presa dal sito Noi Granata

 
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