TifoToro - Attimi di eternità Granata

La nostra STORIA: I Personaggi ...

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<Leoncina>
view post Posted on 23/4/2014, 08:28




Auguri Giorgio Bresciani

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23 aprile 1969

La città di Lucca vede la nascita di Giorgio Bresciani, attaccante brevilineo di scuola granata. Esordisce nel Torino di Gigi Radice, che lo lancia in serie A, ma sarà Mondonico a permettergli di esplodere, tanto da vincere il titolo di cannoniere della propria squadra con tredici reti realizzate in serie A nella stagione 1990-1991. Gioca per quattro stagioni, dal 1987 al 1989 e dal 1990 al 1992, in totale per lui 129 presenze e 26 reti.

Esordisce in Serie A nel 1987 con la maglia del Torino, società nella quale aveva fatto la trafila nelle squadre giovanili, giocando 23 partite e realizzando 2 reti. Nella stagione successiva gioca 19 partite andando in rete 2 volte ma non impedendo la retrocessione dei granata in Serie B. Ad ottobre del 1989 il Torino lo cede in prestito all'Atalanta in Serie A e Bresciani realizza 4 reti con la compagine bergamasca. Nell'estate del 1990 fa ritorno a Torino (i granata hanno ottenuto la promozione in Serie A nella stagione precedente) e disputa la sua miglior stagione della carriera: 27 presenze e 13 gol, un bottino che consente al Torino di guadagnarsi la partecipazione alla successiva edizione della Coppa UEFA nella quale arriverà a disputare la finalissima, poi persa nel doppio confronto contro gli olandesi dell'Ajax. In quella stagione, 1991-1992, Bresciani non ripete l'exploit dell'anno precedente e segna solamente 4 gol. Al termine dell'annata viene ceduto al Cagliari, ma dopo soltanto 4 partite disputate con la maglia dei rossoblu sardi, a novembre del 1992 si trasferisce al Napoli senza però andare mai in rete. Viene comunque confermato dai partenopei anche per la stagione 1993-1994 nella quale segna un gol in 11 partite giocate (quasi mai viene impiegato da titolare dall'allenatore Marcello Lippi). Inizia la stagione successiva nella Reggiana dove realizza 1 gol in 5 presenze, ma a novembre del 1994 passa al Bologna in Serie C1 e con 4 gol contribuisce al ritorno dei felsinei in Serie B. Confermato dal Bologna anche per la stagione seguente, va in rete 4 volte, realizzando il gol decisivo al 95'minuto della partita contro il Chievo Verona che vale la matematica promozione in Serie A degli emiliani guidati da Renzo Ulivieri, capaci così di centrare due promozioni consecutive. Ma Bresciani in estate viene ceduto alla Cremonese in Serie B dove va in rete 4 volte senza riuscire ad evitare la retrocessione dei lombardi in C1. Bresciani resta comunque in B per la stagione 1997-1998, ingaggiato dall'Ancona dove segna soltanto una rete prima di essere ceduto a gennaio in Serie C1 al Siena dove segna 3 gol. A novembre del 1998 si trasferisce al Trento in C2 e segna 2 gol in una stagione che vede comunque la retrocessione dei gialloblu in Serie D. Chiude la carriera, sempre in C2, giocando con Sangiovannese e Juve Stabia senza lasciare particolarmente il segno. Dopo un periodo di inattività dovuto a seri infortuni, ritenta la carta del calcio giocato tra i dilettanti, ma gli infortuni lo costringono ad concludere definitivamente la propria carriera.

Vanta due presenze, con due reti, nella Nazionale Under 21.

È molto amato a Bologna, dove nel 1996, durante la partita con il Chievo Verona, segnò un goal di testa all’ultimo minuto, decretando il ritorno della squadra rossoblu in Serie A.

Inizia, nel novembre 2008, la carriera dirigenziale diventando Direttore Generale della Colligiana, l'ultima squadra dove ha militato, che disputava il campionato di Seconda Divisione Lega Pro. Nella stagione 2009-2010 ha ricoperto anche la carica di presidente della società toscana in concomitanza con l'inibizione del patron Fabio Biancucci.

In seguito alla retrocessione ed alla mancata iscrizione in Serie D, Bresciani lascia la società biancorossa per accasarsi nel giugno 2010 al Pergocrema. Il 23 settembre 2010 interrompe il rapporto di lavoro con la società Pergocrema a causa di divergenze con il presidente nella gestione della società.

Nella stagione sportiva 2012-2013 ricopre la carica di Direttore Generale del Sulmona Calcio 1921, società militante nel campionato di Eccellenza Abruzzo. Grazie anche all'ottima campagna acquisti di Bresciani (che ha portato a Sulmona calciatori di esperienza come Calà Campana, Scandurra, Gasperini, Marciano, Brack, insieme a tanti giovani di spessore) al termine della stagione il Sulmona è promosso in serie D dopo 18 anni. A Sulmona Giorgio Bresciani è ritenuto l'artefice della promozione, insieme al Presidente della Società Maurizio Scelli, in particolare per la squadra che ha allestito ma anche per il suo carisma personale che ha supportato la squadra nei momenti di difficoltà. Per la stagione 2013-2014 ricoprirà ancora il ruolo di Direttore Generale per la società abruzzese, ma il 23 settembre 2013 si dimette dall'incarico.
 
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view post Posted on 25/4/2014, 09:23
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AUGURI ROMANO

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Foto dal Web

Francesco compie oggi 54 anni.
Ex calciatore granata, ha disputato due stagioni con la maglia del Torino dal 1989 al 1991, ottenendo al primo anno la promozione nella massima serie. Per lui in totale 67 presenze e 7 reti con i granata.
Vinse oltre la promozione in A anche la Mitropa Cup (1991)

 
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view post Posted on 29/4/2014, 07:16
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AUGURI GALLI

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Giovanni Galli compie oggi 56 anni.
Ex portiere granata. Ha difeso la porta del Toro nella stagione 1993-1994 collezionando in tutto 44 presenze tra campionato e coppe.
Oggi è opinionista fisso nelle reti Mediaset e difende sempre i nostri colori, quando può



Edited by @Merking - 2/5/2014, 07:21
 
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view post Posted on 1/5/2014, 07:12
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AUGURI FARNEUD

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Foto dal Sito Ufficiale

Buon compleanno Alexander per i tuoi 30 anni

 
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view post Posted on 2/5/2014, 06:35
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AUGURI DOSSENA

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foto dal web

Oggi Giuseppe detto Beppe compie 56 anni

Nasce e cresce come regista di grande qualità, con il tratto distintivo di giocare il pallone di prima intenzione ogni qualvolta questo era possibile; divenne in seguito un centrocampista universale, insieme razionale e spettacolare, tanto che nel 1983 il direttore di Tuttosport, Giglio Panza, gli vaticinò un futuro da "jolly". Previsione che puntualmente si avverò da lì a pochi anni, quando nella Sampdoria il calciatore giocherà indifferentemente come centrale, laterale, trequartista e perfino seconda punta, sempre con ottimi risultati; capace di efficaci inserimenti offensivi, non si faceva pregare per tentare la conclusione a rete.

Cresce calcisticamente nelle giovanili dell'Alcione, una squadra milanese. È il Torino - all'epoca settore giovanile più organizzato d'Italia - a notarlo e ad accaparrarsi il giovane e promettente Dossena.
Nel 1977, dopo aver guardato i "grandi" in granata vincere lo scudetto mentre lui guidava la formazione Primavera con al fianco Aldo Cantarutti viene ceduto in prestito.

Dopo quattro anni, Dossena torna in granata, come giocatore maturo diventato una giovane "stella" del calcio italiano. Al Toro, grazie alla sua incredibile resistenza agli infortuni, nelle prime quattro stagioni non salta neppure una singola partita di campionato, e solo tre nelle ultime due annate; alla fine della sua esperienza torinese avrà totalizzato 241 presenze tra campionato, Coppa Italia e Coppa UEFA, realizzando 29 reti.

Al termine del primo campionato venne convocato da Enzo Bearzot per il Mondiale 1982, laureandosi campione pur senza scendere in campo.
Per la Curva Maratona diverrà presto un idolo, grazie a prestazioni sempre importanti e a reti come quella siglata nel celeberrimo derby del 27 marzo 1983, "Il Derby del 3 a 2"; a testimonianza della stima, i tifosi gli dedicheranno un grande striscione recitante "Un magico Dossena per una magica curva".

Nel 1984 l'arrivo di Júnior lo costringerà per la prima volta a cambiare il proprio ruolo in campo: il brasiliano sarà infatti il regista, ma Dossena si reinventerà - dopo un chiarimento con Radice, ritrovato anche in granata dopo l'esperienza comune di Bologna - abilissima mezzala.

I suoi sei anni al Toro terminarono improvvisamente, e in maniera non serena, con una cessione addirittura in Serie B, all'Udinese, per sopravvenute frizioni con la proprietà granata
Collexiona 245 presenze e 30 reti con la maglia Granata
(da Wikipedia)

 
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<Leoncina>
view post Posted on 5/5/2014, 08:53




“E’ lui, è lui”: auguri a Gianni Bui!

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Gianni Bui colpisce di testa in un derby con la Juventus tra Capello e Salvadore



L’attaccante del Toro di inizio anni ’70 compie oggi 74 anni

Nell’immaginario collettivo viene ricordato soprattutto per un coro a lui dedicato, ma sarebbe assolutamente ingeneroso nei confronti di Gianni Bui non ricordare, nel giorno del suo 74° compleanno, il prezioso apporto che diede al Toro nella sua esperienza in granata.

Transitato in granata per quattro stagioni, precisamente dal 1970 al 1974, Bui fu dapprima centravanti titolare, dotato di un eccellente gioco aereo, di un Toro che in quegli anni faceva del tremendismo il suo marchio di fabbrica, vantando in Ferrini e Agroppi i giocatori più carismatici di un gruppo che stava iniziando a gettare le basi per diventare vincente. In seguito, nell’ultimo periodo in granata, fece per così dire da “chioccia” a tali Graziani e Pulici, che nel 1976, due anni dopo la sua partenza, avrebbero portato il Toro al tricolore. Bui se ne andò da Torino avendo racimolato in quattro anni 77 presenze e 20 reti.

Gianni Bui, che proprio nel 1976 chiuse la carriera al Varese, è poi diventato allenatore, con una carriera che si è svolta prevalentemente nella vecchia C1 e che è terminata nel 1998.
 
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view post Posted on 15/5/2014, 08:06
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AUGURI SELVAGGI

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Selvaggi Franco detto Spadino

Dopo i mondiali del 1982 uscì definitivamente dal giro della nazionale, lasciò il Cagliari e passò al Torino per un altro paio di stagioni discrete, facendo coppia in attacco dapprima con Carlo Borghi e poi con l'austriaco Walter Schachner.
Realizzò in 56 presenze 16 reti

 
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view post Posted on 16/5/2014, 08:06
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AUGURI GARELLA

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Claudio Garella compie oggi 59 anni. Dal 1970 al 1972 nelle giovanili del Toro. Ha esordito in serie A il 27 gennaio 1973 nella partita: Lanerossi Vicenza - Torino 1-0.
Resta questa l'unica sua apparizione in prima squadra con la maglia del Torino.
L'ex portiere ha però nel suo palmarès ben due scudetti e una Coppa Italia.

Attualmente è l'allenatore del Cit-Turin

 
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view post Posted on 21/5/2014, 17:35
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AUGURI CAIRO

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Oggi, 21 maggio 2014 il presidente del Torino FC Urbano Cairo compie 57 anni

 
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view post Posted on 5/6/2014, 07:25
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AUGURI DANOVA

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Danova compie oggi 62 anni. Ex calciatore granata, ha vestito per dieci stagioni consecutive la maglia del Toro, dal 1976 al 1986. Per lui in totale 340 presenze tra campionato e coppe.

 
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view post Posted on 9/6/2014, 17:16
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AUGURI MARIANI

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Foto da Web

Oggi Pietro Mariani compie 52 anni
I primi calci dati da Mariani hanno luogo nella squadra Cantalice, a pochi km dalla città natia. Qui viene notato dagli osservatori del Torino che lo acquistano, inserendolo nelle formazioni giovanili: qui compie tutta la trafila arrivando all'esordio in prima squadra in Serie A nella stagione 1979/1980.

Rimane al Torino fino al 1987 (eccetto una stagione in prestito nel 1982)

 
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view post Posted on 9/6/2014, 17:39
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AUGURI COIS

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Foto dal web

Nato il 9 giugno del 1972, viene acquistato dal Toro alla fine del 1989.
Esordisce quindi in Serie A nel 1991.
Sotto la guida di Mondonico cresce e diventa un centrocampista fondamentale per la squadra.
Contribuirà alla conquista di una Coppa Italia nel 1993 e al raggiungimento della finale di Coppa Uefa pareggiata contro l'Ajax e persa solo per la regola dei "gol fuori casa"

 
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view post Posted on 10/6/2014, 07:18
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AUGURI BERSELLINI

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Foto dal Web

Il 10 giugno del 1936 nasce Eugenio Bersellini.
Dopo due coppe Italia e uno scudetto vinti con l'Inter di Fraizzoli allenerà il Toro per due stagioni dal 1982 al 1984



AUGURI GREGUCCI

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Foto dal web

il 10 giugno del 1964 nasce Angelo Gregucci. Difensore che dopo ben sette anni con la Lazio, passa al Torino nella stagione 1993-1994.
Collezionerà 23 presenze e segnerà la sua unica rete proprio contro la sua ex squadra

 
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view post Posted on 11/6/2014, 15:52
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AUGURI MORETTI

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dal Sito ufficiale

Oggi Emiliano compie 33 anni. Nel suo palmarès:

1 Coppa Italia: 2000-2001
1 Supercoppa italiana: 2002
1 Campionato italiano: 2002-2003
1 Supercoppa UEFA: Valencia: 2004
1 Bronzo olimpico: Atene 2004
1 Onorificenza Cavaliere Ordine al merito della Repubblica Italiana: 2004. Di iniziativa del Presidente della Repubblica.
1 Coppa di Spagna: 2007-2008

 
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view post Posted on 19/6/2014, 08:02
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AUGURI BRUNO

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Bruno Pasquale - Foto dal Web

Nasce il 19 giugno del 1962.
Personaggio soprannominato O' Animale per la sua grinta agonistica — più volte tramutatasi in violenza—, caratteristica che gli fece collezionare in sedici anni di calcio italiano oltre cento ammonizioni, numerosi cartellini rossi e una cinquantina di giornate di squalifica e per la quale era anche apprezzato dai tifosi, i quali lo incoraggiavano ad interventi rudi.
Durante il periodo granata è memorabile un derby contro la Juventus in cui fu espulso e, successivamente, squalificato per otto giornate per il suo impeto dopo l'espulsione.
Per lui 74 presenze e una sola rete, ma in soli tre anni (1990-1993) ha conquistato il cuore dei tifosi

da Lacrime di Borghetti

In realtà Pasquale Bruno non era solo entrate e fallacci, era anche un gran bel difensore, lo dice chiaramente la sua carriera. Esordisce nel suo Lecce in serie B, dove rimane per 5 stagioni. Nel 1983 passa al Como, allenato da Tarcisio Burgnich dove otterrà la promozione nella massima serie. Rimane altre 3 stagioni in riva al Lario, collezionando 3 salvezze tranquille ed una semifinale di coppa Italia persa a tavolino contro la Samp, per colpa di un oggetto scagliato dagli spalti del Sinigaglia, durante i supplementari con il Como in vantaggio, sulla testa del direttore di gara Redini. Assoluto punto di forza della retroguardia comasca, nel 1987 arriva l'occasione della vita, Rino Marchesi ex allenatore dei lariani ed in quel momento alla Juve, decide di portarlo con se a Torino. in 3 anni di Juventus mette in bacheca una coppa Italia ed una coppa Uefa, e diventa uno dei pupilli di Dino Zoff(mister del dopo Marchese). A Torino sponda bianconera è ricordato soprattutto per la sua amicizia con Ian Rush, compagno di pub, che tornerà in Gran Bretagna poco arricchito dall'esperienza italiana ma con un buon bagaglio di parolacce salentine. Nel 1990 passa al Torino neopromosso in A. In granata Pasquale compie un vero e proprio capolavoro, nonostante arrivi direttamente dall'altra riva del Po, diventa in poco tempo un idolo della tifoseria. La sponda bianconera ha sempre amato i piedi felpati, le punizioni a foglia morta, la classe e infatti uno come Bruno non è mai stato pienamente capito. La tifoseria torinista invece ha sempre apprezzato di più, chi ha versato per la maglia: lacrime,sangue e sudore. Intendiamoci, al Torino di campioni ne sono passati tanti, ma il vecchio cuore granata ha pulsato sempre più per l'uomo piuttosto che per l'atleta. Bruno entra a far parte di una squadra composta da gente come "Rambo" Policano ed Enrico Annoni giocatori che non tirano mai indietro la gamba e che anzi la mettono anche quando non serve. Bruno,Policano e Annoni il Torino in quel periodo era più pericoloso della striscia di Gaza. E' un Torino meraviglioso, guidato da un enorme Emiliano Mondonico, un Torino che nei 3 anni di permanenza di Bruno, raggiunge risultati strabilianti, come il quinto posto e la qualificazione in Uefa il primo anno(la Juve arriverà sotto e non si qualificherà in Europa), la finale di coppa Uefa contro l'Ajax e la conquista della coppa Italia contro la Roma. E' proprio a Torino che Bruno diventa per tutti "O'Animale", è proprio al Torino che darà il meglio di se, non solo calcisticamente parlando. Il 17 novembre del 1991 compie un opera d'arte. Si gioca il derby della Mole, dopo appena 17 minuti di gioco per un entrata su Casiraghi, riceve il secondo giallo, Pasquale si trasforma in "O animale", non accetta la sanzione, il referto recita così:"Per aver, successivamente alla notifica del provvedimento di espulsione, dapprima chiesto al direttore di gara, in modo concitato, spiegazione sulla decisione disciplinare, e quindi, ignorando l' invito ad allontanarsi, cercato di avvicinarsi all' arbitro, in ciò impedito da un compagno che lo tratteneva a distanza di circa un metro e poi dal capitano della squadra che accorreva in aiuto; per aver poi reiteratamente tentato di liberarsi dei compagni di squadra con l' intento veemente carico di implicito quanto intenso significato minaccioso di riavvicinarsi al direttore di gara, obiettivo scongiurato da alcuni componenti della panchina del Torino che a forza lo bloccavano e a fatica lo portavano verso l' ingresso degli spogliatoi; per aver nel tragitto che lo conduceva fuori dal campo, ancora e più volte cercato di liberarsi dai compagni di squadra che lo avevano immobilizzato. Solo dopo due minuti e trenta secondi il gioco poteva riprendere".Non è facile rimanere dentro al campo per 2 minuti e 30 , quando squadra avversaria, compagni di squadra e terna arbitrale cercano di farti uscire, è un po' come rimanere in sella al rodeo, probabilmente è record mondiale. Morale della favola? otto giornate di squalifica(poi ridotte a 5). Una punizione esemplare e pesante, ritenuta dai più eccessiva. Si ha la sensazione che Pasquale Bruno paghi più per il nome piuttosto che per il fatto. Nella stessa partita Casiraghi riuscirà a far buttare fuori anche Policano che per un fallo di reazione gli stamperà la marca dello scarpino sulla tempia. Per "O animale" già non particolarmente amato dalla stampa è la fine. Basta prendere qualsiasi archivio di giornale, digitare il suo nome e cognome ed accorgersi quanto Bruno fosse mal digerito, soprattutto dopo la fine della sua parentesi juventina(e non credo sia un caso). Il 26 Febbraio del 1992 Pasquale è di nuovo protagonista, questa volta però nella parte della vittima. Quel giorno a Torino si gioca il ritorno dei quarti di finale di coppa Italia. Il Milan di Capello ha vinto per 2 a 0 l'andata disputata 2 settimane prima a San Siro. Marco Van Basten gioca in Italia dal 1987 e molto probabilmente conosce molto bene la cura "Bruno" ed evidentemente non è un estimatore. Intorno al 15esimo l'olandese era stato ammonito per proteste nei confronti del direttore di gara, si lamentava per i continui interventi di Bruno. Al 23esimo del primo tempo Maldini mette un pallone in area granata, Pasquale arriva prima di tutti e malauguratamente batte un incolpevole Marchegiani. Pasquale Bruno rimane per terra, disperato per l'autogoal, per Marco van Basten l'occasione è troppo ghiotta, il cigno di Utrecht si mette a gambe divaricate sopra Pasquale ed esegue un balletto che definire irrisorio è poco. Marco van Basten dovrà ritirarsi dal calcio a soli 30 anni e se è arrivato a 30 anni, deve ringraziare Fabio Capello,che un minuto dopo quello show, lo richiama in panchina inserendo Serena. Bruno lo ribattezzerà "Roger Rabbit", pur comprendendo il gesto del milanista e anzi elogiandolo, perchè quantomeno non è uno dei tanti attaccanti che provocano e sputano per una partita intera. Il 7 Febbraio del 1993 Davanti al neo presidente granata, il notaio Roberto Goveani, si disputa Torino-Brescia 19esima giornata di serie A. Nel Tunnel prima dell'ingresso in campo Pasquale si rivolge a Florin Raducioiu "Guarda che io oggi non ho voglia di correre" il rumeno non risponde, Bruno insiste " O ti comporti bene, o mi Incazzo sul serio", evidentemente Florin non ci fa caso, male, a fine primo tempo Raducioiu va via in dribbling, "O Animale" fa un entrata da codice penale, Squarcio fra tallone e tibia, 9 punti di sutura, 4 mesi di stop. Sarà la sua Ultima "Follia" in maglia granata. Dopo 3 anni, 74 presenze, 1 goal ed un coro dedicato a lui dalla maratona("Picchia per noi Pasquale Bruno"), Pasquale lascia il toro per approdare alla Fiorentina in serie B.

 
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